
Quando Phantom Trigger si mostrò per la prima volta, a tutto il mondo, con i suoi primissimi trailer, in molti associarono erroneamente la nuova opera targata Bread Team ad uno dei tanti action generici in pixel art pensati specificatamente per cercare di attirare quella nutrita fetta di videogiocatori che possono facilmente farsi conquistare da questo genere d’opere, spesso acquistati più per un effetto nostalgia che per meriti effettivi in termini ludici. Io stesso, invero, sono caduto nell'erroneo paragone, e quando ho avviato per la prima volta la piccola creatura del duo ucraino rappresentante il team di sviluppo, avevo ben poche aspettative a riguardo. Sono però bastati pochi minuti in-game affinché il mio giudizio venisse violentemente stravolto, sorpreso dai numerosi assi nella manica che Phantom Trigger ha saputo sapientemente celare ai nostri occhi. Se insomma pensavate che questa recensione sarebbe andata a stroncare pesantemente l’ennesimo indie da dimenticare velocemente in quel mare in piena di titoli privi di mordente ed inventiva, preparatevi a rimanere stupiti.Phantom Trigger: viaggio nella psiche umana! - Recensione di Luca Di Carlo | kingdomgame.it | Voto: 7,5/10
