
Quando il gioco We Happy Few venne ufficialmente presentato per la prima volta al pubblico, rimasi stregato dal concept che sarebbe stato alla base della componente narrativa di cui il titolo avrebbe fatto sfoggio. Catapultati in una città utopisticamente perfetta e priva di difetti, il nostro protagonista si sarebbe infatti visto costretto ad affrontare un realtà ben diversa, tra malattia, violenza e morte, orrori indicibili tenuti nascosti grazie ad una particolare droga capace di alterare la percezione della realtà. Seppur vada detto che l’idea alla base dell’opera non sia in alcun modo un qualcosa di mai visto prima (basti pensare al non troppo riuscito Haze per Playstation 3), i numerosi trailer e gameplay rilasciati furono capaci d’intrigarmi ed incuriosirmi, video che hanno fatto crescere in me la speranza di potermi ritrovare tra le mani un titolo di spessore e capace di mettere in campo un sistema di gioco tanto divertente quanto appagante.We Happy Few: Tra droga, violenza e menzogne - Anteprima di Luca Di Carlo | kingdomgame.it
