
Il mio rapporto con le avventure grafiche è sempre stato nel tempo abbastanza turbolento, essendo un genere videoludico a cui non sono mai riuscito ad avvicinarmi con convinzione. Nonostante ne conosca molto bene le potenzialità come forma di espressione interattiva non mi sono mai fatto abbastanza coraggio a provare uno di questi videogiochi, nemmeno i grandi classici come Monkey Island o i titoli LucasArts. Però si cresce, si matura e arriva sempre una prima volta per tutto; la mia esperienza con le avventure grafiche inizia incredibilmente con Life is Strange! Il titolo di Dontnod ha segnato per me una piccola svolta, perché capace di colpirmi e darmi emozioni forti, diventando in tutto e per tutto uno dei miei titoli preferiti di sempre. E' stato anche questo che mi ha spinto a provare questa piccola produzione targata Daedalic Entertainment, denominata Silence, nella mia seconda "spedizione" nei meandri di un genere per me sconosciuto. Ecco quindi il mio verdetto su questa fantasiosa avventura a cura del team di sviluppo tedesco.Silence: una fiaba che diventa metafora della crescita - Recensione di Anthony Gatto | kingdomgame.it | Voto: 8/10
