DjToffy ha scritto:io ho la Xonar DX Low Profile.. questa come qualità quanto è sopra?
In buona sostanza, si differenziano praticamente per tutti i componenti fondamentali:
come SPU la D2X monta l'
Asus AV200 (una versione customizzata del
CMI8790, prodotto da
C-Media)
la SPU della DX è invece l'
Asus AV100 (una versione custom del
CMI8788 OxygenHD, anch'esso prodotto
C-Media)
I 4 DACs della D2X sono prodotti da
Burr-Brown (azienda acquisita in passato da Texas Instruments): gli ottimi, seppur di fascia media,
PCM1796 (utilizzati in svariate schede semi-professionali), accettano frequenze di sovra-campionamento fino a
200Khz e offrono un rapporto segnale/rumore di
118dB
I 4 DACs della DX sono invece una combinazione di prodotti più economici di
Cirrus Logic, e più precisamente il
CS4398 e il
CS4362A: anch'essi accettano oversampling fino a
200Khz, e presentano un S/N di
114dB.
(4dB di differenza potrebbero sembrare pochi, ma in realtà essendo in scala logaritmica, le differenze sono evidenti soprattutto nel silenzio assoluto nelle tracce audio, e nella capacità di riprodurre transienti molto marcati, senza impastare o sporcare il suono soprattutto nelle scene complesse)
L'Analog to Digital Converter della D2X è il
Cirrus Logic CS5381 con
120dB di S/N
L'ADC della DX è il
Cirrus Logic CS5361 e riesce ad ottenere
114dB di S/N
(come anche più dei DAC, la differenza di 6dB di rapporto segnale/rumore appare sensibile)
In pratica, sebbene all'apparenza le due schede potrebbero apparire abbastanza similari, non hanno punti in comune se non in una parte dei componenti elettronici intermedi, che comunque aiutano a mantenere costante la qualità del segnale in passaggio tra i convertitori.
Sono due schede completamente diverse, su due fasce differenti; sebbene la DX produca dei suoni di tutto rispetto, per via dei DACs economici di Cirrus Logic, soprattutto la ricreazione della scena musicale (in soldoni, il posizionamento e la precisione degli strumenti) non è certamente ai livelli della D2X che, tra le altre note positive, riesce a sfornare un suono
più caldo di quello della sorella minore.
Per la sensibile differenza di prezzo, questo deficit potrebbe anche essere un compromesso accettabile: in fin dei conti queste differenze sono apprezzabili soprattutto all'attento ascolto di alcuni contenuti musicali, ed in presenza di orecchie capaci e ben allenate alla percezione anche di minime differenze nei suoni