[GUIDA] Home Theatre: partiamo dalle basi
Inviato: 25 novembre 2010, 20:25
[GUIDA] Home Theatre: partiamo dalle basi
“I componenti necessari a creare il cinema in casa propria, le configurazioni audio multicanale, gli amplificatori e preamplificatori ed i sistemi di codifica Dolby e DTS: poniamo solo le basi.”
1) Introduzione
2) I componenti di un Home Theatre
3) I Digital Audio/Video Control Center
4) Canali Audio
5) Sistemi di decodifica
2) I componenti di un Home Theatre
3) I Digital Audio/Video Control Center
4) Canali Audio
5) Sistemi di decodifica
1 - Introduzione
Come godersi un bel film a casa propria ottenendo a pieno l´effetto cinema o sentire al meglio le vibrazioni emotive di un bel concerto live? Avete mai sentito parlare di Home Theatre? Gli audiofili sanno sicuramente di cosa sto parlando. Entriamo nel mondo dell´Home Enterteinment.
Cos´è un Home Theatre
Per chi non ha mai sentito questa parola, anche se penso tutti l´abbiano sentita, o per chi non ricorda perfettamente cosa sia, l´Home Theatre (da qui in poi anche HT) è un insieme di casse acustiche, da un minimo di 2 ad un consueto di 6, e di altri componenti, atti a ricreare un effetto “cinema” a casa propria. Più nel concreto, si mira a ricreare un audio “a tutto tondo”, con i famosi effetti “sorround” che ci permettono di sentire suoni e rumori non solo da davanti ma anche dai lati o dal retro, come se fossimo nel bel mezzo di una scena di un film o di una folla di un concerto. La maggior parte della gente, però, pensa ad esso in modo improprio. Andiamo a vedere perciò da cosa è costituito e come configurarlo e utilizzarlo al meglio.
Una premessa: se pensate di doverne comprare uno nuovo e spendere più del migliaio di euro, è consigliabile comunque affidarsi ad un rivenditore qualificato per la scelta e la configurazione.
2 - I componenti di un Home Theatre
Un sistema classico HT è composto dai seguenti componenti:
1) Casse acustiche: Sono dei componenti che trasformano il segnale elettrico che deriva dal nostro lettore DVD o qualsiasi altra fonte in segnale acustico. Da esse dipende la maggior parte della qualità audio. Le principali caratteristiche che le distinguono sono:
Potenza massima supportata: specifica in Watt la potenza massima che possono sopportare senza problemi. In generale, più è alta e maggiore sarà il volume acustico.
Impedenza: anche non scendendo nel merito di questa caratteristica, in quanto dovremmo analizzare aspetti elettronici abbastanza complessi, possiamo dire che essa è misurata in Ohm ed in ambiente casalingo, di solito, è pari a 4 o 8 Ohm. Il valore delle casse acustiche deve essere scelto in concordanza con l´impedenza supportata dall´amplificatore.
Range di frequenza riproducibile: misurato in kHz essa specifica la minima e la massima frequenza riproducibile. Senza dilungarci troppo, le frequenze basse sono quelle che interessano i suoni cupi, come lo scoppio di una bomba; le frequenze medie sono quelle della nostra voce; le frequenze alte interessano suoni acuti come il rumore stridulo del gesso sulla lavagna. Quindi più la frequenza è bassa e più interessa suoni cupi, più è alta e più interessa suoni acuti.
Sensibilità: misurata in dB specifica il livello di pressione sonora ad un metro dalla cassa con un solo Watt in ingresso (1w/1m). Naturalmente più è alto e meglio è. Nella media delle casse acustiche in commercio tale valore è pari a 88dB SPL.
2) Amplificatore: Amplifica il segnale elettrico da una qualsiasi sorgente, anche dal nostro lettore MP3, rendendolo molto più potente. Ciò è necessario perché il segnale elettrico derivante dalla nostra fonte è troppo basso per riprodurre musica a livelli apprezzabili. Eccone le principali caratteristiche:
Potenza massima erogabile: in watt, specifica la potenza massima che può erogare. Attenti però al tipo di misurazione che viene offerta dal costruttore: con componenti di alta fedeltà essa è misurata in watt RMS (Root Mean Square) mentre con sistemi di casse più commerciali possono essere indicati i watt di picco, i watt picco-picco o i watt PMPO (Potenza musicale di picco). Vediamo che relazione c´è fra loro:
Come godersi un bel film a casa propria ottenendo a pieno l´effetto cinema o sentire al meglio le vibrazioni emotive di un bel concerto live? Avete mai sentito parlare di Home Theatre? Gli audiofili sanno sicuramente di cosa sto parlando. Entriamo nel mondo dell´Home Enterteinment.
Cos´è un Home Theatre
Per chi non ha mai sentito questa parola, anche se penso tutti l´abbiano sentita, o per chi non ricorda perfettamente cosa sia, l´Home Theatre (da qui in poi anche HT) è un insieme di casse acustiche, da un minimo di 2 ad un consueto di 6, e di altri componenti, atti a ricreare un effetto “cinema” a casa propria. Più nel concreto, si mira a ricreare un audio “a tutto tondo”, con i famosi effetti “sorround” che ci permettono di sentire suoni e rumori non solo da davanti ma anche dai lati o dal retro, come se fossimo nel bel mezzo di una scena di un film o di una folla di un concerto. La maggior parte della gente, però, pensa ad esso in modo improprio. Andiamo a vedere perciò da cosa è costituito e come configurarlo e utilizzarlo al meglio.
Una premessa: se pensate di doverne comprare uno nuovo e spendere più del migliaio di euro, è consigliabile comunque affidarsi ad un rivenditore qualificato per la scelta e la configurazione.
2 - I componenti di un Home Theatre
Un sistema classico HT è composto dai seguenti componenti:
1) Casse acustiche: Sono dei componenti che trasformano il segnale elettrico che deriva dal nostro lettore DVD o qualsiasi altra fonte in segnale acustico. Da esse dipende la maggior parte della qualità audio. Le principali caratteristiche che le distinguono sono:
Potenza massima supportata: specifica in Watt la potenza massima che possono sopportare senza problemi. In generale, più è alta e maggiore sarà il volume acustico.
Impedenza: anche non scendendo nel merito di questa caratteristica, in quanto dovremmo analizzare aspetti elettronici abbastanza complessi, possiamo dire che essa è misurata in Ohm ed in ambiente casalingo, di solito, è pari a 4 o 8 Ohm. Il valore delle casse acustiche deve essere scelto in concordanza con l´impedenza supportata dall´amplificatore.
Range di frequenza riproducibile: misurato in kHz essa specifica la minima e la massima frequenza riproducibile. Senza dilungarci troppo, le frequenze basse sono quelle che interessano i suoni cupi, come lo scoppio di una bomba; le frequenze medie sono quelle della nostra voce; le frequenze alte interessano suoni acuti come il rumore stridulo del gesso sulla lavagna. Quindi più la frequenza è bassa e più interessa suoni cupi, più è alta e più interessa suoni acuti.
Sensibilità: misurata in dB specifica il livello di pressione sonora ad un metro dalla cassa con un solo Watt in ingresso (1w/1m). Naturalmente più è alto e meglio è. Nella media delle casse acustiche in commercio tale valore è pari a 88dB SPL.
2) Amplificatore: Amplifica il segnale elettrico da una qualsiasi sorgente, anche dal nostro lettore MP3, rendendolo molto più potente. Ciò è necessario perché il segnale elettrico derivante dalla nostra fonte è troppo basso per riprodurre musica a livelli apprezzabili. Eccone le principali caratteristiche:
Potenza massima erogabile: in watt, specifica la potenza massima che può erogare. Attenti però al tipo di misurazione che viene offerta dal costruttore: con componenti di alta fedeltà essa è misurata in watt RMS (Root Mean Square) mentre con sistemi di casse più commerciali possono essere indicati i watt di picco, i watt picco-picco o i watt PMPO (Potenza musicale di picco). Vediamo che relazione c´è fra loro:
1 Watt RMS = 2 Watt di picco = 4 Watt picco-picco = 10 Watt PMPO
A tutti gli effetti non vi è nessuna ragione per avere queste quattro tipologie di indicazioni se non quella puramente commerciale e di marketing. Tali indicazioni vengono infatti usate da alcuni costruttori per “gonfiare” agli occhi dei più inesperti la potenza degli impianti audio.
Un buon amplificatore ha una potenza che si aggira intorno ai 150W RMS per canale. Anche se al giorno d´oggi non ci si potrebbe fidare neanche delle etichette dei produttori e si dovrebbe misurare con strumenti appositi la vera potenza che l´amplificatore eroga.
Impedenza: come specificato per le casse acustiche, essa si misura in Ohm e varia generalmente, in ambito casalingo, dai 4 agli 8 Ohm. Il valore deve essere scelto in concordanza con quello delle casse acustiche che abbiaimo o vorremmo comprare.
Canali audio: se scegliamo un amplificatore con decoder multicanale per i famosi effetti “Dolby Digital Sorround” e “DTS” allora avremo una serie di canali per collegare le nostre casse acustiche che con le tecnologie attuali variano dai 6 agli 8.
Ingressi audio: sul retro del nostro amplificatore abbiamo una serie di connettori RCA (solitamente bianchi e rossi) sui quali collegare le nostre fonti, quali lettore DVD, lettore CD, TV, computer o altro. Ci sono 4 tipi di collegamento che possiamo distinguere:
- Analogico: 2 RCA per ogni fonte stereo e ad ognuno di essi corrisponde un canale audio (frontale destro e frontale sinistro);
- Digitale Coassiale: 1 RCA per ogni fonte e ad esso corrispondono una serie di canali in base alla tipologia di fonte che colleghiamo;
- Digitale Ottico: 1 connettore ottico per ogni fonte e ad esso corrispondono una serie di canali in base alla tipologia di fonte che colleghiamo;
- Analogico Multicanale: Di solito ce n´è solo uno sull´amplificatore e utilizza 6 o 8 RCA per una sola fonte, ognuno per un canale, per un massimo di 6 o 8 canali (frontale destro, frontale sinistro, centrale, subwoofer, posteriore destro, posteriore sinistro, laterale destro, laterale sinistro).
Un buon amplificatore ha una potenza che si aggira intorno ai 150W RMS per canale. Anche se al giorno d´oggi non ci si potrebbe fidare neanche delle etichette dei produttori e si dovrebbe misurare con strumenti appositi la vera potenza che l´amplificatore eroga.
Impedenza: come specificato per le casse acustiche, essa si misura in Ohm e varia generalmente, in ambito casalingo, dai 4 agli 8 Ohm. Il valore deve essere scelto in concordanza con quello delle casse acustiche che abbiaimo o vorremmo comprare.
Canali audio: se scegliamo un amplificatore con decoder multicanale per i famosi effetti “Dolby Digital Sorround” e “DTS” allora avremo una serie di canali per collegare le nostre casse acustiche che con le tecnologie attuali variano dai 6 agli 8.
Ingressi audio: sul retro del nostro amplificatore abbiamo una serie di connettori RCA (solitamente bianchi e rossi) sui quali collegare le nostre fonti, quali lettore DVD, lettore CD, TV, computer o altro. Ci sono 4 tipi di collegamento che possiamo distinguere:
- Analogico: 2 RCA per ogni fonte stereo e ad ognuno di essi corrisponde un canale audio (frontale destro e frontale sinistro);
- Digitale Coassiale: 1 RCA per ogni fonte e ad esso corrispondono una serie di canali in base alla tipologia di fonte che colleghiamo;
- Digitale Ottico: 1 connettore ottico per ogni fonte e ad esso corrispondono una serie di canali in base alla tipologia di fonte che colleghiamo;
- Analogico Multicanale: Di solito ce n´è solo uno sull´amplificatore e utilizza 6 o 8 RCA per una sola fonte, ognuno per un canale, per un massimo di 6 o 8 canali (frontale destro, frontale sinistro, centrale, subwoofer, posteriore destro, posteriore sinistro, laterale destro, laterale sinistro).
Alcuni amplificatori hanno la possibilità di smistare l´audio derivante dagli ingressi analogici stereo, che altrimenti farebbero funzionare solo 2 delle nostre casse acustiche a disposizione, su tutte le casse, simulando il resto dei canali. In realtà l´amplificatore è formato da uno stadio “preamplificatore” che si occupa di gestire i segnali d´ingresso, della equalizzazione audio e della decodifica multicanale; lo stadio ”amplificatore finale” si occupa di amplificare il segnale rendendolo più potente. Nei sistemi più costosi questi due componenti sono separati. Dovremo perciò riferire ogni caratteristica sopra specificata al componente giusto.
3) Lettore DVD/HD-DVD/BluRay: Come ben sappiamo, ha il compito di leggere i nostri supporti ottici e mandare segnale video alla nostra TV e segnale audio all´amplificatore. Nei sistemi meno costosi però esso forma assieme all´amplificatore una sola unità. In altre realtà più contemporanee è addirittura sostituito da un computer speciale detto HTPC (Home Theatre Personal Computer).
3 - I Digital Audio/Video Control Center 3) Lettore DVD/HD-DVD/BluRay: Come ben sappiamo, ha il compito di leggere i nostri supporti ottici e mandare segnale video alla nostra TV e segnale audio all´amplificatore. Nei sistemi meno costosi però esso forma assieme all´amplificatore una sola unità. In altre realtà più contemporanee è addirittura sostituito da un computer speciale detto HTPC (Home Theatre Personal Computer).
La tendenza di quest´ultimo periodo è quella del Digital Audio/Video Control Center. In poche parole i nostri amplificatori accorpano anche uno switcher video. Possiamo cioè controllare con esso sia il flusso audio che quello video contemporaneamente, riducendo i telecomandi da utilizzare e semplificandoci notevolmente la vita. Nel retro, quindi, troveremo anche degli ingressi video per ogni fonte che lo richieda.
Naturalmente ci sono diversi tipi di ingressi, soprattutto adesso che è arrivata la rivoluzione dell´alta definizione video (HD):
- Composito: Distinguibile per il connettore RCA di colore giallo, è un collegamento di tipo analogico, utilizzato per segnali non HD;
- S-Video: Utilizza un connettore a 4 pin tondo per veicolare un segnale di qualità più alta ma non riesce comunque a gestire segnali HD;
- Component: Utilizza tre RCA di colore Blu, Rosso e Verde. E´ un collegamento di tipo analogico ma che riesce a trasportare anche segnali HD;
- HDMI: Non è altro che l´evoluzione in formato digitale della famosissima SCART, ma di dimensioni molto più ridotte. E´ in grado di trasportare sia il segnale audio che quello video in alta definizione assieme.
- Composito: Distinguibile per il connettore RCA di colore giallo, è un collegamento di tipo analogico, utilizzato per segnali non HD;
- S-Video: Utilizza un connettore a 4 pin tondo per veicolare un segnale di qualità più alta ma non riesce comunque a gestire segnali HD;
- Component: Utilizza tre RCA di colore Blu, Rosso e Verde. E´ un collegamento di tipo analogico ma che riesce a trasportare anche segnali HD;
- HDMI: Non è altro che l´evoluzione in formato digitale della famosissima SCART, ma di dimensioni molto più ridotte. E´ in grado di trasportare sia il segnale audio che quello video in alta definizione assieme.
4 - Canali Audio
Possiamo trovare Home Theatre in grado di gestire ed offrire da un minimo di 3 (2.1) canali ad un massimo di 8 (7.1) canali, dove il .1 sta per il subwoofer di supporto. Vediamo brevemente quanti canali ci possono essere in un sistema completo:
Anteriori sinistro e destro: Hanno il compito di riprodurre la maggior parte dei suoni presenti in un film o in un concerto. Sono perciò di importanza fondamentale e, di conseguenza, tendono ad essere i più costosi e di solito anche i più ingombranti, in quanto dovrebbero riprodurre con fedeltà tutto il range delle frequenze, da quelle più basse a quelle più alte. In aggiunta questi canali vengono utilizzati nell´ascolto di musica stereo che resta in assoluto quello preferito dagli audiofili.
Centrale anteriore: Ha, di solito, il compito di riprodurre la voce umana ed è disposto in posizione orizzontale, al contrario degli altri, sotto il dispositivo di riproduzione video.
Posteriori sinistro e destro: Hanno il compito di riprodurre i suoni provenienti dal retro della visuale dello spettatore. Nei concerti ricreano il rumore della folla. In generale per questi canali si possono utilizzare delle casse acustiche meno potenti e qualitativamente inferiori a quelle frontali.
Laterali-posteriori sinistro e destro: Sono di supporto a quelle posteriori e allo stesso modo possono essere utilizzate soluzioni meno costose.
Subwoofer: Ha il compito di riprodurre i suoni di bassa frequenza. Esso è necessario in quanto alcune casse, le più piccole, non sono in grado di scendere troppo in basso in frequenza. La sua disposizione è meno influente rispetto agli altri canali in quanto i suoni di frequenza bassa sono omnidirezionali, ciò significa che non siamo in grado di percepire la direzione dalla quale il suono proviene, anche se, di solito, è posizionato davanti, sotto la fonte di riproduzione video. Tuttavia dobbiamo regolare la vicinanza al muro in quanto, minore è la distanza, maggiore risulta la diffusione dei suoni riprodotti da questo canale.
Vediamo adesso le possibili configurazioni:Anteriori sinistro e destro: Hanno il compito di riprodurre la maggior parte dei suoni presenti in un film o in un concerto. Sono perciò di importanza fondamentale e, di conseguenza, tendono ad essere i più costosi e di solito anche i più ingombranti, in quanto dovrebbero riprodurre con fedeltà tutto il range delle frequenze, da quelle più basse a quelle più alte. In aggiunta questi canali vengono utilizzati nell´ascolto di musica stereo che resta in assoluto quello preferito dagli audiofili.
Centrale anteriore: Ha, di solito, il compito di riprodurre la voce umana ed è disposto in posizione orizzontale, al contrario degli altri, sotto il dispositivo di riproduzione video.
Posteriori sinistro e destro: Hanno il compito di riprodurre i suoni provenienti dal retro della visuale dello spettatore. Nei concerti ricreano il rumore della folla. In generale per questi canali si possono utilizzare delle casse acustiche meno potenti e qualitativamente inferiori a quelle frontali.
Laterali-posteriori sinistro e destro: Sono di supporto a quelle posteriori e allo stesso modo possono essere utilizzate soluzioni meno costose.
Subwoofer: Ha il compito di riprodurre i suoni di bassa frequenza. Esso è necessario in quanto alcune casse, le più piccole, non sono in grado di scendere troppo in basso in frequenza. La sua disposizione è meno influente rispetto agli altri canali in quanto i suoni di frequenza bassa sono omnidirezionali, ciò significa che non siamo in grado di percepire la direzione dalla quale il suono proviene, anche se, di solito, è posizionato davanti, sotto la fonte di riproduzione video. Tuttavia dobbiamo regolare la vicinanza al muro in quanto, minore è la distanza, maggiore risulta la diffusione dei suoni riprodotti da questo canale.
2.1 : In questa configurazione abbiamo solo i due anteriori e il subwoofer; per ricreare l´effetto surround si ricorre a metodi virtuali che non sempre portano, però, a risultati soddisfacenti.
4.0 : Qui abbiamo gli anteriori e i laterali posteriori. Mancando il subwoofer, le 4 casse devono essere tutte in grado di scendere a frequenze basse e quindi sono di solito abbastanza ingombranti.
5.0 : Come la 4.0 ma in aggiunta abbiamo il canale centrale.
5.1 : Abbiamo gli anteriori, i laterali posteriori, il centrale e il subwoofer. E´ la configurazione più classica.
7.1: Abbiamo tutti i canali: anteriori, centrale, subwoofer, laterali posteriori e posteriori.
Configurazione audio del nostro Home Theatre
Gli amplificatori (o preamplificatori) più nuovi hanno la possibilità di impostare alcuni parametri molto importanti di cui vi daremo alcune spiegazioni:
Distanza delle casse dall´ascoltatore: Per ogni cassa è possibile specificare la distanza dal punto d´ascolto, così da poter calibrare l´effetto surround.
Configurazione multicanale: Con questo parametro possiamo andare a specificare i canali che effettivamente sono collegati al nostro amplificatore, ad esempio 2.1 o 5.1.
Decodifica multicanale: In mancanza di un segnale multicanale, il nostro amplificatore può simulare un effetto surround con speciali sistemi di codifica. Con questo parametro possiamo scegliere se non effettuare nessuna codifica, e quindi sentiremo solo due canali, oppure specificare il sistema con il quale effettuare la codifica.
Dimensione delle casse: Per ogni canale possiamo specificare la dimensione delle casse collegate. In questo modo i suoni di bassa frequenza che dovrebbero essere diretti su casse di piccole dimensioni, saranno invece diretti al subwoofer.
Generalmente gli amplificatori più evoluti dispongono anche di tecnologie di calibrazione automatiche che regolano tutti questi parametri per ottenere un ascolto ottimale. Ad esempio la tecnologia Audissey, facendo uso di un microfono posizionato in più punti nella zona di ascolto, è in grado di rendere eccezionale l´esperienza d´ascolto del sistema surround.
5 - Sistemi di DecodificaDistanza delle casse dall´ascoltatore: Per ogni cassa è possibile specificare la distanza dal punto d´ascolto, così da poter calibrare l´effetto surround.
Configurazione multicanale: Con questo parametro possiamo andare a specificare i canali che effettivamente sono collegati al nostro amplificatore, ad esempio 2.1 o 5.1.
Decodifica multicanale: In mancanza di un segnale multicanale, il nostro amplificatore può simulare un effetto surround con speciali sistemi di codifica. Con questo parametro possiamo scegliere se non effettuare nessuna codifica, e quindi sentiremo solo due canali, oppure specificare il sistema con il quale effettuare la codifica.
Dimensione delle casse: Per ogni canale possiamo specificare la dimensione delle casse collegate. In questo modo i suoni di bassa frequenza che dovrebbero essere diretti su casse di piccole dimensioni, saranno invece diretti al subwoofer.
Generalmente gli amplificatori più evoluti dispongono anche di tecnologie di calibrazione automatiche che regolano tutti questi parametri per ottenere un ascolto ottimale. Ad esempio la tecnologia Audissey, facendo uso di un microfono posizionato in più punti nella zona di ascolto, è in grado di rendere eccezionale l´esperienza d´ascolto del sistema surround.
Adesso che sappiamo come è composto e come in breve funziona un home theatre possiamo entrare più nello specifico nel mondo dell´audio multicanale analizzando i sistemi di decodifica. Questi sistemi servono a decodificare o addirittura generare i flussi audio surround attraverso un microprocessore presente nel nostro amplificatore o, raramente, in un dispositivo interposto tra la fonte del segnale e l´amplificatore stesso. Vediamoli:
Dolby Digital (AC-3) : fornisce fino a 6 canali discreti (5.1) con campionamento audio fino a 48kHz;
Dolby Digital EX : attraverso la tecnologia Matrix aggiunge un solo canale posteriore centrale al dolby digital tradizionale. "Ex" infatti sta per Extended;
Dolby Digital Pro Logic : è in grado non solo di decodificare i segnali dolby digital ma anche di creare un audio sorround da un semplice segnale stereo. Gestisce fino a 4 canali (frontali, centrale, un solo centrale posteriore);
Dolby Digital Pro Logic II : è l´evoluzione del primo. E´ in grado di gestire fino a 5 canali (frontali, laterali posteriori, centrale). Se il segnale sorgente ha meno canali di quanti dovrebbero suonare allora vengono creati dal processore;
Dolby Digital Pro Logic IIx : è ancora un´evoluzione. In grado di gestire fino a 8 canali (frontali, centrale, laterali posteriori, posteriori, subwoofer);
DTS TrueHD : E´ la risposta all´alta risoluzione di Dolby che propone una codifica senza perdita di informazioni che supporta fino a 14 canali teorici (i supporti ne limitano l´utilizzo a otto attualmente) e un campionamento di 96kHz con 24bit di risoluzione;
DTS (Digital Theatre System): concorrente dei sistemi Dolby, è un codec che supporta 6 canali (5.1) di standard;
DTS-ES (DTS Extended Sorround) : aggiunge un canale ai 6 previsti dallo standard ma su un canale totalmente separato così da poter essere retrocompatibile con i sistemi di decodifica standard;
DTS Neo:6 : è simile alla famiglia Pro Logic di Dolby ed è in grado di prendere un segnale, anche stereo, e generare un suono 5.1;
DTS 96/24 : porta il campionamento dai 48kHz dello standard ai 96kHz e ha una risoluzione di 24 bit, superiore ai 16 e 20 degli standard;
DTS-HD Master Audio : E´ un sistema di codifica ad alta definizione con compressione senza perdita di informazioni che supporta fino a 8 canali con campionamento a 192kHz su stereo e 96kHz su otto canali. E´ usato come opzione per i Blu-Ray o HD-DVD;
DTS-HD High Resolution Audio: E´ un altro sistema di codifica ad alta definizione con compressione a perdita di informazioni che supporta anch´esso fino a 8 canali con campionamento a 96kHz.
Dolby Digital (AC-3) : fornisce fino a 6 canali discreti (5.1) con campionamento audio fino a 48kHz;
Dolby Digital EX : attraverso la tecnologia Matrix aggiunge un solo canale posteriore centrale al dolby digital tradizionale. "Ex" infatti sta per Extended;
Dolby Digital Pro Logic : è in grado non solo di decodificare i segnali dolby digital ma anche di creare un audio sorround da un semplice segnale stereo. Gestisce fino a 4 canali (frontali, centrale, un solo centrale posteriore);
Dolby Digital Pro Logic II : è l´evoluzione del primo. E´ in grado di gestire fino a 5 canali (frontali, laterali posteriori, centrale). Se il segnale sorgente ha meno canali di quanti dovrebbero suonare allora vengono creati dal processore;
Dolby Digital Pro Logic IIx : è ancora un´evoluzione. In grado di gestire fino a 8 canali (frontali, centrale, laterali posteriori, posteriori, subwoofer);
DTS TrueHD : E´ la risposta all´alta risoluzione di Dolby che propone una codifica senza perdita di informazioni che supporta fino a 14 canali teorici (i supporti ne limitano l´utilizzo a otto attualmente) e un campionamento di 96kHz con 24bit di risoluzione;
DTS (Digital Theatre System): concorrente dei sistemi Dolby, è un codec che supporta 6 canali (5.1) di standard;
DTS-ES (DTS Extended Sorround) : aggiunge un canale ai 6 previsti dallo standard ma su un canale totalmente separato così da poter essere retrocompatibile con i sistemi di decodifica standard;
DTS Neo:6 : è simile alla famiglia Pro Logic di Dolby ed è in grado di prendere un segnale, anche stereo, e generare un suono 5.1;
DTS 96/24 : porta il campionamento dai 48kHz dello standard ai 96kHz e ha una risoluzione di 24 bit, superiore ai 16 e 20 degli standard;
DTS-HD Master Audio : E´ un sistema di codifica ad alta definizione con compressione senza perdita di informazioni che supporta fino a 8 canali con campionamento a 192kHz su stereo e 96kHz su otto canali. E´ usato come opzione per i Blu-Ray o HD-DVD;
DTS-HD High Resolution Audio: E´ un altro sistema di codifica ad alta definizione con compressione a perdita di informazioni che supporta anch´esso fino a 8 canali con campionamento a 96kHz.