[Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

Discussioni riguardanti gli alimentatori e gli Uninterruptible Power Supply.

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Totocellux
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[Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

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(You can read the full review at this LINK of the web portal).
(Potete trovare la recensione completa a questo LINK del portale).



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Enermax MODU87+ 800W SLI® (EMG800EWT-00)
certificato 80+ Gold



Principali caratteristiche tecnologiche


87 Plus Ready
[tab=40] Certificato 80 Plus Gold: efficienza incredibile, fra 87 e 92% per carichi compresi fra 20 e 100%;

SpeedGuard
[tab=30] Il miglior sistema di controllo delle ventole al mondo: i valori di rotazione al minuto compresi fra 330 e 1000 giri,
[tab=30] assicurano la massima efficienza unita alla minima produzione di rumore;

Dynamic Hybrid Transformer Topology
[tab=30] Innovativa tecnologia che vede l'utilizzo di un array dinamico di trasformatori: questo consente di ottenere una
[tab=30] elevatissima efficienza senza per altro sacrificare la stabilità della tensione di uscita a qualunque valore di carico;

Hybrid Capacitor Array
[tab=30] Utilizzo congiunto di condensatori allo stato solido ed elettrolitici (made in Japan): questa particolare modalità di
[tab=30] utilizzo, bene si adatta ad impieghi gravosi e consente di mantenere stabile la tensione in uscita sulle linee DC per
[tab=30] qualunque situazione di carico;

Supporto allo stato C6 e allo Hybrid Mode
[tab=30] Massima compatibilità con i requisiti dello standard C6 e della modalità Hybrid Graphic Mode, implementati ormai
[tab=30] sulle più moderne CPU e GPU, resa possibile grazie allo ZERO LOAD DESIGN (nessun carico minimo richiesto per la
[tab=30] corretta funzionalità);

Ventola Twister
[tab=30] La ventola, avente diametro di 13.9 cm, il sistema di movimentazione Twister (brevettato), il funzionamento con
[tab=30] temperatura controllata, il minimo rumore assicurato, ha una vita utile garantita fino a 100.000 ore (MTBF);

Future Ready
[tab=30] Presenta un innovativo design Modulare a 12pin, per supportare le nuove CPU e GPU con connettori 10/12pin;

DXXI Ready
[tab=30] Non solo il modello da 800W, ma l'intera serie MODU87+ (così come per la PRO87+) è dotata su tutti cavi PCI-E del
[tab=30] connettore 6+2 pin, quindi con il pieno supporto a tutte le più moderne schede video;

24/7@50ºC
[tab=30] Performance di classe industriale, funzionamento continuativo 24/7 garantito fino alla temperatura di 50°C;

Gaming Ready
[tab=30] La rispondenza alle specifiche ATX v2.3 assicura pieno supporto ai più recenti processori Intel® Core™ 2 Duo/Quad/
[tab=30] Extreme e i7/i5/i3, ed AMD® Athlon™ 64X2 & Phenom™ II, oltre ai sistemi grafici SLI® e CrossFireX™;

Utilizzabile in ogni parte del mondo
[tab=30] L'unità accetta in ingresso tensioni comprese fra 100 e 240VAC, tramite un circuito di selezione automatica ed il
[tab=30] corrispettivo controllo del PFC di tipo attivo;

HeatGuard
[tab=30] La ventola è mantenuta in bassa rotazione anche dopo lo spegnimento dell'unità di alimentazione per un periodo,
[tab=30] variabile compreso fra 30 e 60 secondi: questo meccanismo, facilitando la dissipazione del calore rimanente nel
[tab=30] sistema, consente di prolungare non solo la vita utile della psu, ma anche quella della componentistica tipicamente
[tab=30] del computer:

SafeGuard
[tab=30] Un insieme di diversi circuiti di protezione che vengono gestiti automaticamente nei vari stadi di alimentazione e
[tab=30] vanno insieme a formare un completo sistema all'avanguardia tecnologica nel proprio ambito. Tale sistema permette
[tab=30] di intervenire al primo insorgere di otto differenti eventualità di malfunzionamento, cioè quelle derivate da:

[tab=30]1. sovracorrenti (OCP - Over Current Protection);

[tab=30]2. sovratensioni (OVP - Over Voltage Protection);

[tab=30]3. sottotensioni in corrente continua (DC UVP - Direct Current Under Voltage Protection);

[tab=30]4. sottotensioni in corrente alternata (AC UVP - Alternate Current Under Voltage Protection);

[tab=30]5. sovraccarichi di potenza (OPP - Over Power Protection);

[tab=30]6. sovratemperature (OTP - Over Temperature Protection);

[tab=30]7. corto circuiti (SCP - Short Circuit Protection);

[tab=30]8. elevate ed improvvise fluttuazioni di tensione, in caso di ripetuti e prolungati mini-blackout di
[tab=40] pochi ms (Surge), così come la protezione da forti picchi di assorbimento di corrente (Inrush) nei
[tab=40] casi di avvio di configurazioni molto complesse e spinte, con cpu e gpu multiple in condizioni di
[tab=40] pesante overclock (SIP - Surge & Inrush Protection).

CordGuard
[tab=30] Una piccola staffa metallica, appositamente modellata, fissa in maniera ottimale il cordone di alimentazione eliminando
[tab=30] di fatto il rischio di rimozioni accidentali ed evitando, così, conseguenti improvvisi e deleteri spegnimenti del computer



Primo contatto


L’unità di alimentazione MODU87+ 800W ci è giunta in un contenitore di cartone dal colore predominante marrone
scuro, e con le relative indicazioni del marchio e del prodotto in un ben contrastato giallo oro.

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La scatola appare di dimensioni compatte ma consistenti rispetto all'effettivo volume del telaio, e questo in modo
da far trovare posto alla esaustiva cavetteria modulare della quale viene dotato:

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e che trova posto orizzontalmente nella parte bassa; per contenerla, una volta rimossa dalla scatola, è prevista una
utile borsetta:

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Il telaio e i cablaggi

Il MODU87+ 800W è una unità di alimentazione semi-modulare, in quanto presenta una parte del proprio cablaggio
fisso i cui cavi sono saldati direttamente sul pcb principale. Sono sostanzialmente tre fasci di cavi: quello principale
con connettore E-ATX 24 poli lungo 60cm, il secondo formato da un doppio connettore EPS (di cui il primo da 8 poli
ed il secondo sdoppiabile da 4+4 poli) lungo 60cm, ed il terzo lungo 55cm avente alle proprie terminazioni due
connettori 6+2 poli per pilotare schede video PCI-E.

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Sono sette invece i cavi modulari in dotazione e con una pletora di svariati connettori di alimentazione EPS, PCI-E,
SATA, Molex e floppy. La sezione dei cavi è generosa: 20/10 mm per tutte le connessioni ad eccezione di quelli
relativi al connettore 24poli E-ATX per la cui sezione Enermax ha decisamente abbondato utilizzando 23.5/10 mm.
La totalità dei cavi fissi e modulari è arricchita da una fitta e molto resistente guaina protettiva di colore nero con
striature spiralate gialle e rosse; non è stato ritenuto necessario utilizzare una prima schermatura anti-interferenze
mediante degli anelli in ferrite.

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2 x PCI-E: 2 x 6+2pin ciascuno (50cm ciascuno)
2 x SATA: 4 connettori ciascuno (90cm)
2 x SATA - MOLEX: 2 + 2 connettori ciascuno (90cm)
1 x MOLEX – Floppy: 4 + 1 connettori (100cm)

Ci sentiamo di rassicurare i futuri possessori di questa unità che la vorranno utilizzare come sempre più spesso
accade in un telaio full tower o a standard BTX, in quanto i cavi fissi dedicati all’alimentazione primaria della
mainboard, l’E-ATX 24 poli e soprattutto i due EPS 8 poli, risultano di lunghezza tale da non dover creare alcuna
problematica nell’utilizzo.
Inerentemente a questo aspetto abbiamo rilevato che diverso è il discorso da fare per l’utilizzo del MODU87+ 800W
su di un banchetto completo da bench: nel nostro caso la lunghezza dei cavi PCI-E, sia quelli fissi (55cm) e ancor
più quelli modulari (50cm), non ci ha permesso di installare l’unità nell’apposito spazio predisposto sul retro
del banchetto.
Per poter utilizzare i cavi PCI-E non abbiamo purtroppo trovato altra soluzione che dislocare il MODU87+ in una
posizione quasi centrale, quindi non solidale: un piccolo difetto che comunque sarà del tutto irrilevante per la
quasi totalità dei futuri utilizzatori di questa splendida unità di alimentazione.

Per quanto riguarda gli ingombri, Il MODU87+ 800W si presenta con un aspetto relativamente compatto per la
propria categoria: il telaio, in lamierino dello spessore di 10/10 mm, presenta dimensioni di 150x175x86 mm
(LxPxA), è di colore grigio scuro, dalle superfici sensibilmente ruvide (quasi porose) e dall’aspetto fortemente
metallizzato.
Sebbene il contrasto nero/oro attragga inevitabilmente la vista, e l’accostamento risulti estremamente positivo,
le caratteristiche estetiche ci danno l’impressione non certo di rispecchiare canoni di assoluta eleganza, bensì di
esser volutamente indirizzate da Enermax a dimostrarne il carattere marcatamente aggressivo in una ottica
decisamente più indirizzata all’ambito professionale:

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Nella parte frontale del telaio è inserita la consueta presa IEC-C14 a tre poli e l’interruttore a due posizioni di
accensione/spegnimento; è disegnata l’ormai largamente utilizzata griglia di ventilazione honeycomb (a nido
d’ape) che favorisce la più efficace fuoriuscita dell’aria calda dall'interno del telaio verso l’esterno nella maniera
quanto più veloce possibile, priva di rilevanti superfici per non opporre che il minimo ostacolo possibile al flusso
d’aria.
Questo tipo di griglia, oltre ad apportare anche il minor fruscio possibile, coniuga contemporaneamente la corretta
rigidità su quel lato che, in quanto sede della presa IEC-C14 dove è possibile esercitare una forza considerevole
per il corretto e completo inserimento dell'apposito cavo di alimentazione, rappresenta generalmente la superficie
più delicata e sensibile dell’intero telaio:

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Avremmo sinceramente preferito un interruttore dalle dimensioni più importanti in una unità non solo di questa
categoria energetica, ma soprattutto per un nome dell'importanza di Enermax, che da sempre ci ha abituati sulle
sue creazioni più importanti ad interruttori di una certa sostanza, Di certo quella di fare uso di non grandi
interruttori è una tendenza ormai generalizzata un po’ di tutti i costruttori … anche se, detto francamente,
abbiamo la ragionevole certezza che una minima spesa ulteriore e dedicata all’utilizzo di uno switch dalle
dimensioni più rassicuranti, possa divenire quanto mai accetta da qualsiasi utilizzatore e a maggior ragione da
quello attratto dalle specifiche di un alimentatore dalle caratteristiche così importanti.

Nonostante la dimensione ridotta, però, la forza necessaria da imprimere per la attivazione/disattivazione
dell’interruttore (prodotto dalla taiwanese Solteam) è comunque di buona intensità,ed è del tipo a soli due poli,
rispetto ai quattro utilizzati generalmente.

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Osservando bene sotto la presa IEC-C14, possiamo notare le due piccoli sedi dove andrà ad essere inserita la staffa
che sta alla base della feature denominata CordGuard. Ovviamente le proprie funzionalità di ordine meccanico
potranno essere pienamente sfruttate solo con il cavo IEC-C15 in dotazione al MODU87+ 800W, che perfettamente
si adatta ai rilievi della staffa; in alternativa, comunque, si renderà necessario l’utilizzo di un cavo a standard IEC,
significando che altri non standard potrebbero rendere difficoltoso il corretto utilizzo della staffa:

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La ventola

In alimentatori di questa portata energetica la ventola viene generalmente a ricoprire un ruolo decisamente importante
sebbene, nel caso specifico del MODU87+ 800W, l’altissimo valore di efficienza lo renda davvero parco nello spreco
di corrente all’interno delle proprie circuitazioni, e quindi scarsamente propenso alla produzione interna di calore,
per oltre la metà del sua arco di utilizzo:

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Enermax, dopo essersi servita in passato di unità di vari produttori (tra cui Sanyo, Globe Fan etc.), è da qualche
tempo passata alla ideazione ed allo sviluppo in seno stesso all’azienda delle ventole utilizzate nelle proprie unità
di alimentazione.
Da questa immagine possiamo infatti osservare come la ventola utilizzata nel MODU87+ 800W sia un prodotto
Enermax, cioè l’ottima ventola a controllo tachimetrico EA142512H-OAB

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Il telaio della ventola appare completamente costruito in materiale plastico semitrasparente, mentre le canoniche
sette pale sono di uno sgargiante ed attraente color oro: il disegno e l’aspetto fanno complessivamente ricordare
il modello Apollish, privato però dei led di illuminazione. Il telaio ha dimensioni di 139.5x139.5x25mm e sebbene
appaia nella forme perfettamente identico a quello già visto nel modello da 700W, dal riferimento sull’etichetta è
facile notare come la ventola sia invece sostanzialmente differente per quanto riguarda l’elettronica di controllo.

Presenta pur sempre una tensione operativa di 12V ed è funzionale a partire da 7.5V mantenendosi ancora in
sicurezza fino a 13.5V, ma grazie ad un range rotazionale accresciuto rispetto al tipo utilizzato nell’unità più
piccola (che ricordiamo essere la EA142512W-OAB), questa può richiedere fino a 0.45A per portarsi alla massima
velocità, consumando quindi anche il triplo di potenza (~5.4W) rispetto al modello inferiore che assorbe 0.15A e
consuma solo 1.8W. I meccanismi rotazionali ed elettromagnetici (bobine e magneti) sono sensibilmente
surdimensionati rispetto al modello inferiore, ma ugualmente integrati e riconducibili alle caratteristiche della
tecnologia brevettata da Enermax, denominata Twister Bearing Technology:

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a: area con minima superficie di contatto, per una effettiva riduzione del rumore prodotto;
b: rotore con magneti integrati per un più efficace movimento privo di attrito;
c: boccola autolubrificante con protezione anti-abrasioni, per una scorrevolezza e una durata ancora più elevate.

Questi accorgimenti hanno permesso di giungere ad un livello persistente di rumore decisamente basso e ad una
vita operativa maggiormente prolungata,

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1: sfera di acciaio magnetica
2: nano-cuscinetti autolubrificanti
3: bobine
4: magneti flessibili, posti direttamente all'interno del rotore

Sulla EA142512H-OAB il regime di rotazione iniziale a freddo non è così basso come ci si poteva aspettare,
assestandosi sui 600rpm fino a circa metà carico, praticamente quasi inudibile a breve distanza. Pur non
funzionalmente di tipologia PWM, gli ingegneri Enermax hanno però decisamente effettuato un ottimo lavoro
sia sulle superfici palari che sull’elettronica: questo le permette, in modalità completamente termo-controllata,
di operare in scioltezza anche a temperature interne di ~50°C, alle quali il regime di rotazione può arrivare al
suo massimo intorno ai 1250rpm dove raggiunge ~80CFM, divenendo pertanto sensibilmente più udibile, ma
per nulla ancora fastidiosa.

A motivo di queste caratteristiche anche la vita operativa è portata decisamente ad allungarsi, accreditando
anche questa ventola di 100.000 ore continuative di lavoro alla tensione nominale e alla temperatura operativa
di ~55°C Costruttivamente, come dicevamo, è formata dalle solite sette pale le quali presentano una superficie
tutto sommato snella ed un profilo esterno relativamente arrotondato per non indurre rumorosi quanto fastidiosi
sibili, e ottenere al contempo la maggiore pressione in relazione al volume d’aria spostato sin da regimi di
rotazione davvero minimi:

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I dati di targa

L’etichetta adesiva con la tabella descrittiva dei dati elettrici di erogazione dell’unità è presente sul lato inferiore
del telaio:

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questo, senza dubbio, per lasciar posto alle evidenti scritte MODU87+ che occupano buona parte delle pareti
laterali del telaio:

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Le indicazioni contenute nella tabella mostrano come sia stata operata la scelta per una soluzione costruttiva
imperniata su quattro rail +12V da 30A, ciascuno protetto singolarmente da sovracorrenti. Le quattro linee
possono erogare cumulativamente un massimo di 66A, dando quindi la possibilità di usufruire di 792W di
potenza max; in aggiunta il MODU87+ 800W è pronto anche ad erogare 24A + 24A sulle linee +3.3V e +5V che
portano la potenza totale usufruibile complessivamente a ~900W.
Dalle prove effettuate si è potuto constatare come la massima corrente erogabile dall'unità di Enermax su
ciascuna singola linea +12V (lasciando le altre tre inutilizzate) si aggiri intorno ai 38-40A prima che intervengano
correttamente i circuiti OCP, ovvero la protezione da sovracorrente gestita in questo caso direttamente dal
controller PWM (ANPEC APW7073) che provvederà ad effettuare lo shut-down automatico del/i MOSFET interessato/i
alla condizione limite.
Per quanto riguarda il fattore di potenza (Power Factor), dalle nostre prove è risultato essere sempre 0.99, scendendo
a 0.97 solo con un carico AC <190W.
D’altro canto il valore di efficienza energetica si è mantenuto costantemente oltre il valore di 85% nella quasi totalità
delle condizioni di carico, raggiungendo nell’arco operativo anche picchi di poco superiori al 91%.



:)
:····Asus·: P6T WS Pro :····Intel·: i7 920-C0@3.9Ghz :····Scythe·: Mugen 2 rev.b :····G.Skill·: 3 x 2GB F3-12800CL7D-ECO :····Sapphire·: HD 4890 1GB :····Fujitsu·: 2 x MAY2036RC SAS (Raid-0) :····WD·: 2 x WD20EARS (Raid-1) :····Antec·: SG-850 :····Dama·: DELTA Server :····Hanns-G·: HH251 :····Microsoft·: Windows 7 Professional 64bit
Totocellux
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Re: [Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

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Panoramica interna


Dopo aver tolto le quattro viti che tengono fissati i due semi-gusci da cui il telaio è composto, ci siamo
resi conto di una ulteriore piccola finezza: i fori sono longitudinalmente asimmetrici, decisamente per
evitare accidentali inversioni tra le due parti all’atto dell’assemblaggio.

Passando all’osservazione dell’interno del MODU87+ 800W, abbiamo da subito avuto delle piacevoli
sorprese:

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notiamo come la disposizione e la suddivisione logica della componentistica ricalchi quella costituita dalle
tre usuali sezioni: pfc, switching e bassa tensione, ricalcando una ben consolidata tipologia costruttiva
(FSP e CWT docent).

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Detto questo, non possiamo che constatare la relativa compattezza, la più che buona pulizia generale della
struttura priva di quei corposi dissipatori di calore utilizzati sulle unità con classe di efficienza energetica
inferiore, e la sapiente disposizione volta alla concreta ottimizzazione degli spazi con occhio particolare alla
capacità di non creare delle zone in cui l’aria calda possa in qualche modo essere più facilmente trattenuta:

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Il circuito stampato


Partendo nel dettaglio dal circuito stampato (pcb) abbiamo avuto modo di verificare come sia un doppia-faccia
multi-strato di ottima fattura e dell’importante spessore di 17/10 mm; qui possiamo averne una evidenza dal lato
dei circuiti del PFC, dove è possibile anche notare la finezza dell’adozione dei due piccoli anelli di ferrite a protezione
elettromagnetica dei terminali del varistore di sovratensione all'ossido di metallo in uscita sul circuito PFC attivo:

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Da quello che possiamo ricordare, non ci è sembrato di intravedere delle differenze sostanziali con il pcb che
equipaggia la precedente serie di livello superiore, la Revolution 85+ nei modelli 920W e 1020W, ragion per cui
con ogni probabilità è stato previsto di assegnare al MODU87+, quantomeno in parte, le medesime finalità di
progetto: questo è davvero un ottimo segnale dell’importanza e della qualità infusa da Enermax su questo prodotto.

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Le saldature, come da sempre Enermax ci ha abituato, appaiono complessivamente di ottima fattura su entrambi i
lati:

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abbiamo potuto rilevare come sulla faccia inferiore del pcb siano presenti delle aree diciamo troppo densamente
ricche di stagnature, e per di più sul sample fornitoci sono visibile qua e là delle leggere sbavature e alcuni residui
carboniosi, soprattutto nell’area dove appaiono concentrate le saldature del gran numero di cavi usati per le masse
e per i positivi delle tre tensioni in uscita:

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Il filtro EMI


La consueta presa IEC-C14 di collegamento con la rete di distribuzione elettrica presenta direttamente saldato sui
propri terminali un piccolo pcb rettangolare con a bordo la componentistica dedicata al primo stadio di filtro dei
transienti ed EMI. In alto intravediamo il cavo verde di messa a terra tenuto cortissimo (solo qualche cm di lunghezza)
e direttamente collegato alla parte immediatamente più vicina in alto al telaio, mentre ben visibili in primo piano
sono inguainati i due condensatori Y in ceramica direttamente tra i due terminali e la massa:

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La restante parte dei componenti che vanno a formare il primo stadio di filtro sono saldati sul retro della
medesima scheda e costituiti da una bobina e tre condensatori:

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Di questi ultimi, due sono Y in ceramica a disco, con rivestimento in resina epossidica di colore blu, ed il terzo
è di tipo X a film di poliestere, con contenitore plastico di colore verde:

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A seguire ci spostiamo al pcb principale, vicino ai due cavi bianco e nero che trasportano il segnale AC
proveniente dalla scheda di primo filtro: si passa infatti alla sezione più corposa che funge da ulteriore
filtro dedicato alla soppressione dei transienti e delle emissioni ad alta frequenza. E’ composta da una
serie di condensatori elettrolitici e da due bobine avvolte su nucleo toroidale in ferrite, opportunamente
inguainate:

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In questa sezione ci è piaciuta molto in ottica manutentiva l’uso di connettori Faston sul segnale AC tra
scheda di filtro e pcb (in blu), anche se i puristi preferiscono di gran lunga delle più stabili saldature.
Decisamente meno ci è piaciuta l’estrema vicinanza tra la parte bassa della scheda del filtro EMI e il
fusibile di protezione da 15A (in rosso).

Ovviamente sia la guaina termoresistente del fusibile sia la pellicola plastica trasparente a protezione
della scheda rendono una buona percetuale di sicurezza, ma riteniamo si sarebbe potuto fare di meglio
per creare almeno qualche millimetro di spazio in più:

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Ponti rettificatori e PFC


A questo punto possiamo spostare l’attenzione sulla sezione in cui la corrente in ingresso viene rettificata,
ovvero dove il segnale bipolare AC di rete viene trasformato in unica polarità e quindi modificato dai
ponti rettificatori (ponte di diodi) sfruttando il principio che il diodo può o meno condurre a seconda del
verso della tensione applicata; in questo modo si prepara il segnale per il filtro e lo spianamento operato
nei successivi stadi di PFC e switching.

Notiamo i due ponti rettificatori (Graetz) GBU 2006, accoppiati meccanicamente tramite l’interposizione di un ben
dimensionato dissipatore di alluminio (l’unico di colore nero all’interno del MODU87+):

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A seguire intravediamo due abbondanti condensatori a film plastico metallizzato di colore marrone, proprio
a valle, in paralleo ai suddetti rettificatori. Tali condensatori sono con ogni probabilità utilizzati per ridurre
quanto possibile al minimo il rumore provocato dal recupero di tensione inversa dei ponti di diodi: questo
rumore è costituito in pratica di transienti sulla tensione che è venuta ad esser raddrizzata ad ogni inversione
di polarità AC:

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Appena dopo possiamo notare la imponente bobina del PFC:

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Nella sezione interessata ai circuiti attivi del PFC vengono utilizzati due DT-MOS di potenza TOSHIBA, i
K20J60T e un ulteriore diodo C3D03060F di produzione CREE, un ottimo rettificatore schottky da 600V
e 60A in carburo di silicio. La supervisione del circuito del PFC attivo è demandata al collaudato controller
CM6502 a 14pin della Champion Microelectronic Corp., in formato SOP (S14) saldato nell’angolo sottostante
sul lato inferiore del pcb:

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Possiamo ora dare uno sguardo ai due condensatori di livellamento del primario: sono della serie elettrolitica UQ
in alluminio prodotta da Panasonic. Per chi ne avesse curiosità la M del marchio sta ad indicare Matsushita, nome
storico del fondatore del gruppo a cui Panasonic apparteneva: del medesimo produttore giapponese sono anche una
parte degli altri condensatori utilizzati nell’unità). A nostro avviso appaiono un pelino sottodimensionati per le
esigenze energetiche di questa unità, 330µF e 400V ciascuno, e con capacità di funzionamento inalterato fino a
2000 ore a 85°C, quindi non della serie di maggior pregio del prodotture giapponese: ci saremmo aspettati un
valore di ~350-370µF e soprattutto componenti della serie immediatamente superiore ED da 3000 ore a 105°C:

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Nascosto dal dissipatore dei circuiti del PFC troviamo il consueto termistore PTC di prima sicurezza, per
neutralizzare elevati quanto pericolosi picchi di corrente:

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Switching


Nella successiva sezione di switching, predisposta sul secondo e più corto dei tre dissipatori azzurri presenti
all’interno dell’unità, troviamo come transistors 2 x K20J60U (al centro nel riquadro rosso) e a sinistra nel
riquadro arancio un 2SK3767, tutti prodotti da Toshiba:

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Il K20J60U è un Dynamic Threshold-Voltage MOS (DTMOS) da 600V con diodo veloce da 20A continui a 25°C che
diventano 40A in modalità pulse, per ben 190W di potenza dissipata, sempre a 25°C; mostra un Rise Time di 40ns,
e un Fall Time di 12ns: decisamente un ottimo componente. Il 2SK3767 è invece un π-MOSVI da 600V e 5A.
I due transistors di switching K20J60U vengono connessi mediante un disegno detto LLC risonante, in quanto
effettuato tramite una serie di convertitori risonanti utilizzati in parallelo. Come abbiamo avuto modo di
accennare in passato per altre unità aventi un analogo principio di funzionamento, anche per il MODU87+ 800W
viene prediletto il funzionamento in FM ai bassi carichi, mentre a quelli medi ed alti il più efficace ed efficiente
uso di modalità ad impulsi in modulazione di ampiezza (PWM).

Sul MODU87+ Enermax ha scelto di utilizzare come cuore nevralgico di questo complesso ma efficiente sistema
(così come fece Seasonic per il suo X-750) l’eccellente controller ad alta tensione risonante a 16pin Champion
Microelectronic Corp., il CM6901X, capace di avere al proprio interno la possibilità di optare su tre possibili
configurazioni, una in FM e due in PWM. Enermax, al contrario di Seasonic, ha scelto di utilizzarlo nel formato
più piccolo SOP (S16), in modo da poterlo saldare sul lato inferiore del pcb (così come avevamo visto per il
controller PWM CM6502). Questa volta lo troviamo in una posizione non particolarmente vicina a dove ce lo
saremmo aspettato:

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Apro una piccola parentesi: nella parte in alto a sinistra della foto possiamo vedere chiaramente tre dei
quattro resistori smd con la sigla 001: ve ne è infatti un altro ancora più su. Fungono in realtà da veri e
propri ponticelli con resistenza ideale 0 e ci indicano inequivocabilmente dove la linea +12V viene splittata
in quattro al fine di permettere una migliore protezione da sovra-correnti.


In definitiva, è questo particolare e complesso sistema operazionale (strettamente collegato alla natura del
Dynamic Hybrid Transformer di cui accenneremo nella prossima sezione) permette all’unità di ottenere un
perfetto bilanciamento tra la capacità di mantenere comunque il range di voltaggio in specifica per il più
lungo lasso di tempo possibile, e d’altra parte la possibilità di ottenere un più alto valore di efficienza
energetica soprattutto lavorando agli alti ed altissimi carichi.



Dynamic Hybrid Transformer


Ancora oltre, dirigiamoci verso la zona centrale dedicata alla trasformazione, con la quale Enermax, tramite una
scelta innovativa, concorre a delineare la topologia funzionale Dynamic Hybrid Transformer: è formata da una
bobina e una serie di tre trasformatori prodotti dalla taiwanese Rong Chyuan Technology Corp. (UL-E184138),
leader nel campo della produzione di componenti elettrici ed elettronici, nel campo medicale, della comunicazione,
degli UPS e degli strumenti di misura sin dal 1985, avente certificazioni ISO 9001 ed ISO 14001, e con la quale
Enermax ha stretto e consolidato una proficua partnership da ormai diversi anni.
Tutti i componenti utilizzati sono ROHS compliance, privi cioè di parti in piombo e presentano una intelaiatura in
ferrite, e quello che ci accingiamo a vedere nella seguente foto è il componente che rende particolare il MODU87+
800W, ovvero l’elemento fondamentale alla base della Dynamic Hybrid Transformer Topology: una bobina, anch’essa
intelaiata in ferrite, con una sezione di filo in rame davvero massiccia (L6003-0):

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Oltre ai tre trasformatori dei quali parleremo in seguito è utile soffermarci, oltre che sulla grossa bobina,
soprattutto sul resto della circuitazione necessaria alle funzionalità di questa topologia: è composta
principalmente da due imponenti condensatori a pellicola in polipropilene metallizzato (evidenziati in giallo):

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due foto-accoppiatori EverLight EL 817 in stretto lavoro con un ulteriore transistor (evidenziati in rosso) e alcuni
diodi Zener (in blu):

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I foto-accoppiatori (o possiamo anche chiamarli opto-isolatori per comprendere meglio il loro specifico lavoro)
hanno la caratteristica di contenere al proprio interno sia un diodo emettitore che un foto-transistor ricevente.
Vengono proficuamente utilizzati come interfaccia di separazione ed isolamento tra la sezione di potenza e quella
demandata al controllo, al posto dei cosiddetti relay allo stato solido, esattamente al fine di evitare l’introduzione
di dannosi potenziali di rete nei circuiti di pilotaggio. Questa maggiore sicurezza ed insensibilità è infatti resa
possibile in quanto al proprio interno gli opto-isolatori non utilizzano per le proprie funzionalità dei segnali elettrici,
ma esclusivamente impulsi luminosi.
Analoga situazione troviamo dal lato opposto accanto al trasformatore secondario (T1009-0), unitamente al quale
è predisposto un solo EL 817 con un transistor e alcuni diodi zener.
L’utilizzo di questi isolatori ha permesso ad Enermax di implementare in estrema sicurezza un sistema di veicolazione
dei segnali maggiormente puliti, con un notevolmente basso valore di ripple indotto, ed in cui i segnali di comando
riescono in ogni circostanza a permanere ben isolati da quelli dei circuiti di potenza.

Passando ora ai tre trasformatori, individuiamo subito il primario (T2003-0) con il grande telaio in unico blocco di
ferrite, per consentire maggiore efficienza ed insensibilità ai disturbi ed alle vibrazioni:

Immagine

Alla sua destra trova posizione il trasformatore secondario (T1009-0), sempre con telaio in ferrite:

Immagine

mentre alla sua sinistra il più piccolo della serie (T4004-0) a cui è demandata la gestione dei +5VSB, utilizzati per
mantenere in tensione, nella fase di stand-by dell’unità, le circuitazioni operative essenziali; anche questo presenta
una relativamente piccola intelaiatura in ferrite:

Immagine
:····Asus·: P6T WS Pro :····Intel·: i7 920-C0@3.9Ghz :····Scythe·: Mugen 2 rev.b :····G.Skill·: 3 x 2GB F3-12800CL7D-ECO :····Sapphire·: HD 4890 1GB :····Fujitsu·: 2 x MAY2036RC SAS (Raid-0) :····WD·: 2 x WD20EARS (Raid-1) :····Antec·: SG-850 :····Dama·: DELTA Server :····Hanns-G·: HH251 :····Microsoft·: Windows 7 Professional 64bit
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Re: [Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

Messaggio da Totocellux »

Rails 12V


Passando ora ad osservare i circuiti di potenza, posizionati sull’ultimo dei tre dissipatori di colore azzurro,
possiamo notare la sezione in cui vengono generati i 12V in uscita: ciò avviene tramite l’adozione di 6 MOSFET
IPP041N04N, separati solo successivamente in 4 diverse linee che andranno ad essere poi gestite e quindi
protette singolarmente dalle sovracorrenti:

Immagine

Gli IPP041N04N sono degli eccellenti e veloci MOSFET di potenza prodotti da Infineon, con tensione di funzionamento
fino a 40V, e che riescono singolarmente a gestire 80A di corrente in modulazione di frequenza (FM), la quale
può aumentare fino a 400A quando il funzionamento passa in modulazione di ampiezza (PWM): una capacità di
corrente enorme che lascia intuire la possibilità di fornire una capacità di erogazione di corrente sensibilmente
superiore a quella che il MODU87+ 800W ha come limiti di targa.

Da quanto abbiamo potuto comprendere, con ogni probabilità tre degli Infineon sono demandati alla rettificazione
diretta mentre i restanti tre a quella freewheeling, quindi verosimilmente con convertitore di step-down asincrono.

Immagine

Sul medesimo dissipatore, oltre ai suddetti 6 MOSFET, è presente anche un SR860 prodotto dalla DC Components
Co., Ltd, dedicato esclusivamente alla gestione della tensione di stand-by dell’unità (+5VSB).



Trasformazione in bassa tensione


Spostandoci nella sezione di trasformazione DC-DC in bassa tensione, quelle che passiamo a vedere nelle
successive immagini sono le due schede ausiliarie predisposte alla gestione e al controllo delle linee 3.3V e 5V,
chiaramente derivate in maniera diretta da quelle a 12V.

Immagine

Ciascuna di queste due schede presenta da un lato, come sezione di filtro, una bobina e quattro condensatori
metallici ai polimeri, e dall’altro i relativi circuiti di potenza.

Immagine

Tali circuiti sono costituiti da tre MOSFET RoHS Compliant (privi di parti in piombo) APM2556NU da 25V e 60A
continui a 25°C e 48A a 100°C, che diventano rispettivamente 160A e 90A in modalità PWM, e da un controller
buck pwm APW7073, un dispositivo a doppio canale sincrono PWM, in grado quindi di pilotare un doppio MOSFET
N-channel, avente protezione integrata da sovra-tensioni, sovra-correnti e sovra-temperature:

Immagine

Tutti e quattro i componenti sono di produzione Anpec.
Nella successiva foto oltre a vedere chiaramente le due suddette schede in verticale, possiamo notare in primo
piano tre ottimi condensatori elettrolitici da 10V, diversa capacità e 105°C, di produzione Panasonic, di cui
quello di maggior capacità (a sinistra) della pregiata serie 3D:

Immagine
:····Asus·: P6T WS Pro :····Intel·: i7 920-C0@3.9Ghz :····Scythe·: Mugen 2 rev.b :····G.Skill·: 3 x 2GB F3-12800CL7D-ECO :····Sapphire·: HD 4890 1GB :····Fujitsu·: 2 x MAY2036RC SAS (Raid-0) :····WD·: 2 x WD20EARS (Raid-1) :····Antec·: SG-850 :····Dama·: DELTA Server :····Hanns-G·: HH251 :····Microsoft·: Windows 7 Professional 64bit
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Re: [Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

Messaggio da Totocellux »

Test



PIATTAFORMA UTILIZZATA PER I TEST:

Processore: Intel Core i7-930 - Frequenza: 3740Mhz (170x22) - Uncore: ----Mhz
Scheda Madre: Gigabyte EX58 UD4P (rev.1.0)
Ram: G.Skill 3 x 2GB 1600-Eco

1^ opzione:
Scheda Video 1: Sparkle 9800GX2 1024MB
Scheda Video 2: Evga 9800GX2 1024MB
2^ opzione:
Scheda Video 1: Zotac GTX580 1536MB
Scheda Video 2: Zotac GTX580 1536MB

Dissipatore cpu: Intel stock
Unità di memorizzazione: Western Digital Raptor WD740ADFD
Unità ottica: Nec DVD-RW 7240S
Banchetto: DimasTech Easy V2 black


cpu cooling:
Intel dissi stock

ventole addizionali:
Zalman Rheobus ZM-MFC2
Cooler Master AERO 7 (chipset)
Arctic Cooling (90x90) - Freezer 64Pro Fan - 2200rpm 12V 0.12A (Ram - MosFet)
Globe Fan (120x120x2.5) - B1202512M-3M - 2400rpm 12V 0.30A (back GTX580)
Scythe (120x120x2.5) - SY1225SL 12HPVC - 1900rpm 12V 0.60A (side GTX580)

multimetri digitali:
+5V: HoneyTek DT9205A+ (20V DC ±0.5%)
+12V: HoneyTek DT9205M (20V DC ±0.8%)
+3.3V: Uni-Trend UT60C (20V DC ±0.8%)

misuratore di potenza assorbita:
HQ EL-EPM01 (power accuracy +/- 0.5% max)



Cominciamo a stabilire come il MODU87+ 800W SLI® si comporta nell'erogazione delle tensioni con dei carichi
bassi/medio-bassi.


~250W:

[tab=60] [youtube][/youtube]



~350W:

[tab=60] [youtube][/youtube]


[tab=60] [youtube][/youtube]




Saliamo quindi con carichi superiori al 50% della sua capacità massima:


~600W:

[tab=60] [youtube][/youtube]




Per giungere alla fine con un 3DMark Vantage e un contestuale test di stress per cpu e memoria:


~300W - 800W:

[tab=60] [youtube][/youtube]


Quest'ultimo e più impegantivo test è stato effettuato tramite il 3DMark Vantage, ma con sotto una
sessione benchmark contestuale di 7-Zip da 8 threads da 32MB ciascuno, per un totale di 1700MB di
memoria totale utilizzata (la finestra visibile in basso a sx sul display), responsabile di fatto del basso
valore ottenuto come risultato al 3DMark Vantage.

La temperatura all'interno del telaio del MODU87+ 800W si è mantenuta sempre abbondantemente sotto
i 40°C, anche alla fine dei ripetuti e prolungati test più impegnativi, segnale inequivocabile dell'altissimo
valore di efficienza raggiunto dal prodotto Enermax, in particolar modo quando viene sfruttato con valori
di carico >50%.

Come è possibile notare dai video, tutte e tre le tensioni di riferimento si sono mantenute in maniera
estremamente stabile durante tutto l'arco dei test effettuati, significando che i lievissimi discostamenti
sotto carico rilevati dai multimetri utilizzati per i test:

+12V (~0.01V) tra 12.23V e 12.22V
+5V (~0.02V) tra 5.10V e 5.08V
+3.3V (~0.033V) tra 3.363V e 3.330V

hanno in pratica valenza irrilevante e sono da considerarsi assolutamente ininfluenti a creare alcun tipo
di problematica, anche avendo sottomano un setup multi-cpu e multi-gpu e durante l'utilizzo più spinto e
prolungato.

Anzi, per meglio chiarire, a nostro parere questi risultati di assoluto rilievo per quanto concerne la linearità
nell'erogazione di tensione sotto diverse percentuali di carico, proiettano a pieno titolo il MODU87+ 800W di
Enermax al top dell'attuale produzione della propria fascia di potenza, un pò meno per il prezzo.
:····Asus·: P6T WS Pro :····Intel·: i7 920-C0@3.9Ghz :····Scythe·: Mugen 2 rev.b :····G.Skill·: 3 x 2GB F3-12800CL7D-ECO :····Sapphire·: HD 4890 1GB :····Fujitsu·: 2 x MAY2036RC SAS (Raid-0) :····WD·: 2 x WD20EARS (Raid-1) :····Antec·: SG-850 :····Dama·: DELTA Server :····Hanns-G·: HH251 :····Microsoft·: Windows 7 Professional 64bit
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Re: [Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

Messaggio da Slime »

Recensione ONLINE... :clap:
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PC Game:
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Re: [Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

Messaggio da djlegend »

Spettacolare. :clap:
..::djlegend*[PC]::..CASE:Microcool 101| CPU: Intel Core i7 980X Extreme "3013A472" @ 4.6GHz 1.38v | MB: Asus Rampage III Extreme | RAM: 12Gb Gskill PI PC3-16000 @ 2000 cl6 1t 1.61v| VGA: 3x Gainward GTX480 1536 MB + MSI GTX 460 Hawk 1GB| HD: 3x RE3 250gb raid0 + 2x SSD Intel X25-M 160GB | ALI: SilverStone Strider ST1500 1500W ATX 80+ | MONITOR: Dell UltraSharp 2707WFP |SCHEDA AUDIO:Asus Xonar D2X |MOUSE: Logitech G9x Laser | TASTIERA: Logitech G19 | S.O.: Windows 7 Ultimate 64bit-
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Re: [Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

Messaggio da Madara76 »

djlegend ha scritto:Spettacolare. :clap:
Non posso che concordare e un :clap: per la rece !
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Re: [Thread Ufficiale] Enermax MODU87+ 800W SLI®

Messaggio da predator87 »

Complimenti! una delle migliori recensioni che abbia mai letto ^^
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