[Thread Ufficiale] Metal!

Sezione dedicata agli amanti della musica….sbizzarritevi!

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[Thread Ufficiale] Metal!

Messaggio da PhilSuperjoint »

Ragazzi, è giunto il momento di aprire un thread interamente dedicato al Metal, dove giornalmente, spero, inserirò le nuove uscite divise per artista e magari anche qualche recensione.

Intanto impariamo i generi:

Heavy Metal

Trash Metal

Black Metal

Gothic Metal

Power Metal

Hair Metal
Cpu: PhenomII X6 1090T - MB: ASRock 990FX Extreme3 - Vga: Sapphire Radeon HD5770 1024 - Ram: G.Skill RipJaws 2x4 DDR3 1.6 Ghz CL9 - HD: Seagata 500gb Sata2 - Western Digital 1TB - Ali: Tagan Piperock 580 Watt - Case: CoolerMaster CM Storm Enforcer - Monitor: Asus 21" - S.O.: Windows 7 Ultimate 64bit sp1.
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

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DARKTHRONE - Panzerfaust 2010
Sito web ufficiale http://www.darkthrone.no/" onclick="window.open(this.href);return false;
Tracklist
1. En Vind Av Sorg
2. Triumphant Gleam
3. The Hordes Of Nebulah
4. Hans Siste Vinter
5. Beholding The Throne Of Might
6. Quintessence
7. Snø Og Granskog (utferd)

Durata totale 01:20:00


Recensione di Paolo "Cernunnos" Vidmar [Metalitalia.it]
Per la nuova, giovane generazione di black metal maniac la Peaceville Records ha messo a disposizione nuovamente uno dei capolavori del black metal di tutti i tempi: “Panzerfaust” dei Darkthrone. La presente ristampa, che esce a quindici anni di distanza dalla release originale prodotta dalla Moonfog Productions, contiene due CD: sul primo troviamo l’album dei Darkthrone, il che non presenta alcuna novità, ma con il secondo la Peaceville Records ha pensato di dare la possibilità a tutti di riascoltare tutte le canzoni con il commento dello stesso Fenriz, ormai sempre più decano e ‘storico’ del black metal. Fenriz valuta passo per passo tutti i brani, la sua voce sovrasta i brani che scorrono in sottofondo ed i suoi argomenti sono a volte interessanti, altre volte anche ironici verso la sua stessa release. Grazie a questo CD bonus scoprirete alcune informazioni interessanti su come e perché sia stato prodotto “Panzerfaust”, mentre altre volte Fenriz si limiterà a descriverne i passaggi salienti. La scelta di ristampare proprio “Panzerfaust” è semplice: la stessa Peaceville aveva appena ‘perso’ la band e questo album è il primo prodotto da un’altra etichetta, la Moonfog Prod. Di Satyr dei Satyricon. La ristampa della Peaceville è sufficientemente interessante e può essere soprattutto utile per mettere nuovamente sul mercato un capolavoro del black metal, visto che non sono molti, infatti, gli album che possono vantare brani del calibro di “En Vind Av Sorg” e “Quintessence”. Per illustrare al meglio le tracce presenti su “Panzerfaust” la Peaceville avrebbe potuto scegliere il supporto DVD, f orse, in modo tale da affiancare del materiale video alle spiegazioni di Fenriz. Poco male: se non avete già fatto vostra questa perla nera, avete l’obbligo di procurarvela e questa ristampa rappresenta una buona occasione. Con “Panzerfaust” (voto 9/10) probabilmente finisce l’età d’oro dei nostri, perché già i successivi “Total Death” e “Goatlord” non conterranno la stessa violenza black metal che ha fatto la fortuna dei primi Darkthrone.

Voto: 7.0
Cpu: PhenomII X6 1090T - MB: ASRock 990FX Extreme3 - Vga: Sapphire Radeon HD5770 1024 - Ram: G.Skill RipJaws 2x4 DDR3 1.6 Ghz CL9 - HD: Seagata 500gb Sata2 - Western Digital 1TB - Ali: Tagan Piperock 580 Watt - Case: CoolerMaster CM Storm Enforcer - Monitor: Asus 21" - S.O.: Windows 7 Ultimate 64bit sp1.
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

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ONSLAUGHT - Sounds Of Violence
Tracklist
1. Into The Abyss (intro)
2. Born For War
3. The Sound Of Violence
4. Code Black
5. Rest In Pieces
6. Godhead
7. Hatebox
8. Antitheist
9. Suicideology
10. The End Of The Storm (outro)
11. Bomber (bonus)
12. Angels Of Death (bonus)

Durata totale 00:47:08


Recensione di Claudio Giuliani [Metalitalia.it]
Per chi amasse il thrash ma non conoscesse il gruppo in questione, quello che segue è un breve profilo degli Onslaught. Inglesi di Bristol, cresciuti sulle ceneri del movimento hardcore/punk, nel 1982 diedero vita ad un gruppo con la volontà di suonare metal. Il risultato fu una doppietta di album, “Power From Hell” (1982) e “Metal Forces” (1986), che sono dei classici del genere. Dopo un altro album minore seguì uno stop per poi tornare in pista nel 2008 con “Killing Peace”, lavoro valido con almeno un paio di tracce assolutamente tritaossa dal vivo, dimensione in cui il gruppo eccelle, forte anche dei classici degli esordi. Esaurita la bio - scusandoci con gli intenditori per l'inutile perdita di tempo - veniamo a questo nuovo CD, un autentico killer album dalla produzione massiccia, potente, che esalta il lavoro di chitarra ma che esalta soprattutto la mistura di brani che, sia quando gli inglesi pestano duro sull'acceleratore (una goduria), sia quando somministrano la pesantezza sotto forma di pezzi carichi di groove, formano una tracklist che desta l'attenzione dell'ascoltatore dall'inizio alla fine. Rispetto al passato, oltre a una scaletta che non ha punti deboli, segnaliamo una deriva slayeriana nei pezzi meno concitati come le lente ma granitiche “Code Black” e “Godhead”. Detto ciò non potrete non esaltarvi su pezzi come “Suicideology”, veloce, basata su un riff assassino come pochi se ne sono sentiti nel decennio appena concluso, ma anche su composizioni come “Born For War” e la stupenda “Rest In Pieces”, che presenta un refrain da urlo liberatorio. Ma l'album è una dose di thrash metal che va assunta per intero. Sia pestando duro, sia aggrovigliando lunghe sequenze di note, gli Onslaught tornano ai fasti degli esordi con “The Sounds Of Violence”. Il guanto di sfida ai rivali è lanciato. Vedremo nel 2011 chi saprà fare meglio.
Voto: 8.5
Cpu: PhenomII X6 1090T - MB: ASRock 990FX Extreme3 - Vga: Sapphire Radeon HD5770 1024 - Ram: G.Skill RipJaws 2x4 DDR3 1.6 Ghz CL9 - HD: Seagata 500gb Sata2 - Western Digital 1TB - Ali: Tagan Piperock 580 Watt - Case: CoolerMaster CM Storm Enforcer - Monitor: Asus 21" - S.O.: Windows 7 Ultimate 64bit sp1.
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

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LESBIAN - Stratospheria Cubensis
Sito web ufficiale http://www.myspace.com/lesbianwitch" onclick="window.open(this.href);return false;
Tracklist
1. Poisonous Witchball
2. Poverty And War Forever
3. Raging Arcania
4. Stropharia Cubensis
5. Black Stygian

Durata totale 01:11:07


Recensione di Mattia Alagna [Metalitalia.com]
Cinque canzoni, settanta incontrollabili minuti di genio e devastazione incontrastati. Questo “Stratospheria Cubensis” non è solo un album incredibile, ma anche rivelatore. E questo, oltre alla qualità esagerata della musica che propone, è ciò che rende questo bastardissimo album ancora più prezioso e sbalorditivo. Abbiamo tra le mani uno di quegli album che ti fa cadere dalla sedia tanto suona perfetto e infallibile in ogni suo aspetto, e che ti fa esclamare “quanto tempo era che aspettavo un ascolto simile!”. Viene da chiedersi letteralmente cosa a questo mondo sia mai riuscito a tener nascosto alle nostre orecchie per tutto questo tempo (sono al secondo album) una band così sfacciatamente geniale. Se vi ricordate l'effetto risonanza che ebbe “Leviathan” dei Mastodon quando fu sguinzagliato alle masse, e quali (strameritati) echi di isteria e imbarazzante venerazione generò tra i critici di mezzo mondo, be', vi diciamo che anche “Stratospheria Cubensis” ha il medesimo potenziale e la stessa sostanza per ripetere la magia, rapire di nuovo mezzo mondo, e proiettare questi quattro barbuti ragazzoni di Seattle nell'olimpo delle migliori prog metal band del mondo, cosa che, salvo le solite insidie che la fama e i soldi potrebbero portare, meriterebbero senz'altro. Decisamente più misteriosi e oscuri degli ormai popolarissimi georgiani, l'impenetrabilità della musica dei Lesbian potrebbe essere l'unico vero elemento che rischierebbe di relegare immeritatamente questa band all'underground, ma sarà dura perché qua di sostanza ce n'è veramente a non finire. Se invece l'underground dovesse rimanere per sempre la casa dei Lesbian, poco male: niente ha mai distrutto band quanto la fama del mainstream, e i “best kept secrets” sono comunque sempre meglio dei trend. Detto ciò, arriva il momento inevitabile di addentrarci nei dettagli e descrivere cosa sia questo “Stratospheria Cubensis”, e cosa ci si possa aspettare dall'ascolto di questo stupefacente album. Il primo dato da segnalare è che senza indugi stiamo parlando di un album death metal, non propriamente tout court poiché la Scandinavia e la Florida sono lontane, ma quasi, perché comunque le coordinate sono innegabilmente quelle delle devastazioni death, semplicemente di una razza a sé. Il primo di tanti tratti di unicità che questo album riserva, quindi, è la totale l'ininquadrabilità del lavoro. Difficile anche individuare elementi hardcore, sludge, o revivalismi southern rilevanti, come nel caso dei Mastodon, anche se di parallelismi più o meno ovvi con la band di Atlanta sarà praticamente impossibile non farne. Più nello specifico, se proprio un parallelismo serio va fatto, questo sarebbe con lo space thrash dissonante e psichedelico dei Voivod periodo “Phobos” e “Negatron”, più che con una qualunque eminenza grigia del death metal, anche se parecchi dei passaggi più serrati e luridi ricordano vagamente anche i Carcass periodo “Necroticism” e gli Obituary di “World Demise”. Ma sono solo tentativi inutili, e che non portano da nessuna parte, di inquadrare a tutti i costi un sound che alla fine è unico e personalissimo. Un dettaglio non trascurabile comunque, e che aiuta parecchio nella difficile identificazione del sound di questo bolide di album, è che la produzione è affidata a Randal Dunn, produttore americano super underground che ha registrato album dei Sunn O))), degli Earth, dei Kayo Dot e dei Wolves In The Throne Room (per niente velate, infatti, le escursioni nel black metal per i nostri), quindi lo zozzume che permea il sound dei Lesbian è, per dirla con una parola sola, totale. L'altra metà dell'anima di questa band invece è revivalista eccome, e pesca a piene mani dalle pioneristiche architetture prog dei King Crimson, degli Yes e dei Rush e le amalgama con le intramontabili cavalcate psych dei Pink Floyd. Tutto questo soffocante marasma di suoni e stili di oggi, di ieri, e soprattuto di domani, è ciò che dà i natali a queste cinque cazzutissime canzoni, che come dei lisergici reticolati di frattali si auto-replicano all'infinto spaccandosi in sottoparti di se stesse, creando mondi e micromondi sonici sempre più piccoli, compressi e caotici in cui perdersi può accadere in un attimo, e in cui la devastazione cieca e le melodie surreali si fonodono in un'unica e incontrollabile catarsi. Un lavoro che lascerà il segno e che sicuramente sta già scavando in parecchie menti confuse e basite che sanno già che qualunque verdetto sarebbe stucchevole, imbarazzante ed inutile, perché questo è un album che comanda il proprio destino e non ha bisogno dell'approvazione di nessuno. Il miglior album prog metal del 2010 che se ne è appena andato, e una sfida che sarà veramente dura da vincere per il 2011 appena iniziato. Un trionfo assoluto.

Voto: 9.0
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

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GHOSTRIDER - The Return Of The Ghost
Sito web ufficiale http://www.myspace.com/ghostriderweb" onclick="window.open(this.href);return false;
Tracklist
1. The Exorcist
2. Curse Of Valle Christi
3. The Return Of The Ghost
4. Perkele666
5. Victim Of Necromancy
6. Ride For Your Life
7. Doomed To Serve The Devil
8. Black Archangel
9. Hell Is The Place I’m Gonna Die
10. Deep In Blood
11. Power From Hell

Durata totale 00:44:11


Recensione di Luca Filisetti [Metalitalia.com]
Non si può negare che, dopo gli ultimi, deludenti album dei Necrodeath, c’era una certa attesa nel vedere cosa avrebbe combinato Peso con i resuscitati Ghostrider, che per chi non lo sapesse sono stati la prima incarnazione dei Necrodeath stessi. Abbiamo nominato il solo Peso, in quanto della formazione originaria oggi è rimasto solo lui, affiancato dai newcomer Helvete al basso ed alla voce e Zarathos alla chitarra. “The Return Of The Ghost” consta di undici brani, ovvero i sei usciti negli eighties, una cover degli Onslaught e quattro nuove tracce composte appositamente per l’occasione. Originariamente il sound dei nostri era particolarmente legato a stilemi cari a Venom ed Hellhammer, fatto quindi di un’estremizzazione brutale della NWOBHM alla quale veniva combinato un flavour thrash black che da lì in avanti avrebbe fatto scuola. I vecchi brani sono stati leggermente ritoccati: innanzitutto il sound è stato giustamente aggiornato ed in secondo luogo sono stati aggiunti dei brevi ma significativi passaggi di batteria nei quali si riconosce la mano magica di Peso. Inutile stare a descrivere capisaldi del genere quali le venomiane “The Exorcist” e “Ride For Your Life”, oppure la maggiormente melodica (se riascoltata oggi) “Curse Of Valle Christi”: sono tutte piccole perle di grezzume e semplicità, incastonate in un immaginario satanico figlio del proprio tempo. Per ciò che concerne le quattro nuove tracce, possiamo dire che la title track ha un afflato piuttosto epico che si appoggia su di una struttura thrash black abbastanza melodica e, diciamolo pure, noiosa. La successiva e brevissima “Perkele666” è una scheggia hardcore utile a far capire il background dei nostri ma completamente fuori contesto rispetto al resto. “Hell’s The Place I’m Gonna Die” tenta di andare a recuperare le strutture di un tempo, risultando piuttosto lineare ed efficace e segnalandosi per un ottimo assolo chitarristico molto ottantiano. La conclusiva “Deep In Blood” è la canzone più varia e complessa del lavoro, ricca di break e cambi di atmosfera; questo arricchimento del sound, unito ad una vena melodica a tratti piuttosto accentuata, ricorda fin troppo da vicino gli ultimi Necrodeath e soffre quindi degli stessi difetti di questi ultimi. Un brano più diretto e ficcante sarebbe stato sicuramente preferibile, dato il monicker stampigliato in copertina. “The Return Of The Ghost” sarebbe quindi da avere se non avete mai ascoltato gli introvabili demo ottantiani della band (voto: 7,5), ma dobbiamo altresì segnalare che i nuovi brani (voto: 6) non sembrano all’altezza del materiale più datato.

Voto: 6.5
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

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Heavy Metal is the Law!
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

Messaggio da PhilSuperjoint »

Raisorblade ha scritto:Heavy Metal is the Law!

[youtube][/youtube]


:beer:
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

Messaggio da Raisorblade »

ghwaghwaghwawghawghawghawghaghwawghawghawghawghaghwaghwaghwaghwagh XD
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

Messaggio da Sin Fabiaccio »

Death metal e grind-core non sono metal? :D
"draw a straight line and follow it" "i will allow you to die like a warrior"
Bijoux Kingdom ---> http://www.regnodelbijoux.it/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: [Thread Ufficiale] Metal!

Messaggio da PhilSuperjoint »

Sin Fabiaccio ha scritto:Death metal e grind-core non sono metal? :D
Certo che si!

Se poi adori il grind, ti consiglio questa band:

[youtube][/youtube]

Spettacolari ;)
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